Cammino di Santiago
Novembre 2012: un Cammino nasce piano piano dentro di te, come un seme che, buttato dal vento, trova la terra che lo ospita. Non si può impedire se non facendo violenza alla propria anima. Solo chi ama può capire che alla voce del Cammino non si può resistere.
All'inizio ti sussurra il suo canto, ma , se non lo ascolti, la sua voce diventa talmente acuta che non serve tapparsi le orecchie, lo devi ascoltare.
Un Cammino vero si riconosce subito, è fatto di dolore e di gioia, di spazi infiniti e di scarpe strette, di incontri inaspettati e di solitudine.
Un Cammino ti insegna ad affrontare le paure, ma solo quando sei pronto e forte, te le presenta davanti per darti la possibilità di vincerle.
Un Cammino risponde alle tue domande, che ti piaccia o no la risposta, l'importante è stare in ascolto e affidarsi.
Qualunque sia la tua religione o il tuo credo, il Cammino ti insegna la forza della preghiera.
Nel Cammino abbiamo la possibilità di entrare in sintonia con la natura, di sentire che tutto è collegato, come se un filo sottile unisse il passato al presente e dove c'è stato dolore adesso c'è il sorriso di una bambina che stringe un gatto.
Il Cammino ti insegna a prenderti cura di te, ad ascoltare il tuo corpo perchè è lo strumento per vivere il presente, tutto il resto o è andato o è inafferrabile.
Quando hai fatto un Cammino non puoi più tornare indietro e se pensi che sia possibile, ti renderai conto che stai comunque andando avanti, perchè l'obiettivo non è la meta, ma il Cammino stesso.
Buen Camino!!
Francesca Zucchelli