Le 12 Notti Sante: la fumigazione e altri rituali
Quelle che noi chiamiamo le 12 Notti Sante venivano già commemorate al tempo dei romani e dei celti. L’attuale calendario è quello gregoriano cioè il calendario solare ufficiale, adottato da quasi tutti i paesi del mondo, che fu introdotto dal papa Gregorio XIII nel 1582, ma prima del calendario solare, si usava misurare lo scorrere del tempo basandosi sulle fasi lunari, poiché la luna era più facile da osservare.
Il problema è che il calendario lunare non si adatta all'anno solare perchè segue le 12 lunazioni, costituite da 29,5 giorni circa e non da 30/31 giorni come il calendario gregoriano. Dato che dodici fasi lunari complete durano 354 o 355 giorni, l'anno lunare ha durata inferiore all'anno solare (il popolo ebraico usa ancora il calendario lunare). La differenza di giorni fra i due calendari sono le 12 notti date dalla differenza tra 365/6 giorni del calendario gregoriano e i 354 giorni del calendario lunare.
Queste 12 Notti vengono celebrate nel cuore dell'inverno, quando il Sole visibile è al suo punto più basso all'orizzonte, ma quando il "Sole spirituale" interiore è più potente; secondo gli antichi Misteri, infatti,
quando l'astro solare fisico ha il minimo effetto radiante sulla terra, il Sole spirituale sarà più intenso ed evocativo. Sono le 12 notti comprese tra il 24 Dicembre e il 5 Gennaio.
"Era considerato un tempo di passaggio in cui l’uomo aveva la possibilità di lasciarsi alle spalle il passato per dare uno sguardo al futuro.” tratto dal manuale di aromaterapia “ESSENZE DIVINE”.
La tradizione di celebrare le 12 Notti Sante o "notti del fumo" permane nelle zone alpine e dell’Europa centrale, attraverso il rito della fumigazione delle stalle e delle case. Un tempo si effettuavano le fumigazioni bruciando erbe curative come Ginepro, Salvia e Abete, in caso di malattia di uomini o animali, in occasione di feste e rituali e per purificare i locali. Nelle montagne dell’Alto Adige, del Trentino e del Tirolo c’è ancora adesso l’usanza di celebrare le 12 Notti Sante tra il 24 dicembre e il 5 gennaio perchè l’impossibile possa diventare realtà. Basta crederci ed eseguire i rituali giusti.
Il rituale della fumigazione
Si riteneva che durante le 12 Notti Sante – quelle dalla Vigilia di Natale all’Epifania – la porta tra il nostro visibile e l’“altro mondo” si spalancasse, consentendo a poteri oscuri d’ogni tipo di attraversarla. Perciò si tentava di tutto per proteggersi dalle sventure. Si evitavano cose normalissime, come per esempio fare il bucato, perché si temeva che tra le lenzuola stese potessero restare impigliate le anime malvagie. C’era l’abitudine di urinare davanti alla porta del fienile per allontanare gli spiriti cattivi. Sopra le stalle (che custodivano le ricchezze dei contadini, cioè gli animali) penzolavano cespugli di artemisia, un’erba locale di cui si diceva che proteggesse dalla sfortuna. E ovviamente si praticava la fumigazione: in tutte le stanze, nelle stalle, a volte anche all’aperto lungo i confini della proprietà.
Oggigiorno la fumigazione viene poco praticata e quasi sempre si bruciano sostanze che provengono da paesi lontani e dai profumi spesso troppo intensi. Eppure anche qui da noi si trovano tante erbe con straordinarie proprietà purificanti e protettive; la purificazione che avviene attraverso lla fumigazione dei locali ripulisce l'ambiente dalla presenza di virus e batteri così come dalle energie negative, come per esempio dopo un litigio, le cui vibrazioni negative spesso restano bloccate nel luogo in cui si sono create. I rituali di fumigazioni si possono fare anche quando ci si trasferisce in una casa nuova. Le erbe adatte alla fumigazione sono moltissime, ecco alcune:
Radice di Angelica: “l’essenza di Angelica é indicata per le persone timorose di disturbare e timide, agisce contro la paura del buio e della morte. Aiuta il superamento di traumi, situazioni gravi, malattie degenerative ed epidemie. Pianta dell’elemento Terra con temperamento focoso. Stimola il sistema nervoso e aiuta a combattere spossatezza debolezza e stress. Infonde equilibrio e da sostegno a chi deve affrontare problemi e decisioni difficili, aumentando il coraggio. Indicata per chi non ha la terra sotto i piedi, per chi ha poco senso della realtà. Favorisce la meditazione: chi la usa sarà più aperto alle energie angeliche. Pianta indicata per gli avari, si usa diffonderla nei negozi per indurre i clienti a spendere. In Aromaterapia psicologica, l’Angelica è indicata per gli incubi. Tratto dal manuale di aromaterapia "Essenze Divine";
Artemisia: disinfetta, combatte le paure, aiuta a lasciarsi andare, porta nuovi inizi, utile in generale contro la sventura.
Verbena: porta fortuna, successo, chiarezza, creatività, aiuta a ricordare i sogni. La Verbena era sacra a Iside, sacra la ritenevano gli antichi Romani. La pianta era nota per le sue proprietà magiche e afrodisiache; gli indiani del Canada la usavano per facilitare l'attività onirica e predittiva.
Abete rosso: albero della longevità: in Svezia c'è il più antico albero vivente (9550 anni) ed è un abete. Dagli aghi degli abeti si ricava una sostanza resinosa antisettica che pulisce le vie respiratorie dissipa le energie della conflittualità, la gelosia, l’invidia; di buon augurio all’ingresso in una casa nuova e non è un caso che l'abete sia l'albero del Natale e che anticamente si usasse fare delle ghirlande da appendere alla porta durante le feste invernali.
Lavanda: disinfettante, depurativa, purificante, rilassante, calmante, distensiva.
Rosmarino: contro le energie negative, risveglia l’entusiasmo e la creatività, aiuta a lasciarsi andare.
Alloro: pianta sacra ad Apollo, dio del sole che con il suo carro trainava l'astro nel cielo. Le foglie d'alloro erano usate nel tempio del dio per la divinazione. Si pensava che le foglie d'alloro allontanassero la peste e le malattie infettive.
Salvia: antisettica, forte azione purificante specialmente per liberarsi delle vecchie energie, porta calma, aiuta a riprendere fiato.
Ginepro: protegge da tutte le negatività, dissipa le atmosfere “avvelenate” . Tra la Siberia e la Turchia il ginepro era la pianta che allontanava le malattie.
Ruta: la ruta era usata nelle bevande digestive (come anche il Ginepro, l'Angelica) come amaricante e tonificante; veniva messa fuori dalle finestre perché il suo odore pungente allontana i topi.
Ginestra: la pianta è stata sempre usata per fare le scope con le quali si puliva, si scopava via lo sporco e la polvere veicoli di malattie (pensiamo alla nostra befana che a cavallo della scopa, porta i dolci ai bambini nell'ultima notte santa).
Diario dei sogni
Ciò che sogniamo durante le Dodici Notti Sante può contenere messaggi dal cielo. Dare indizi su cosa accadrà l’anno a venire. Ecco perché è indispensabile annotare tutti i sogni! Ricordiamo che tra le piante della fumigazione c'è la Verbena che aiuta a ricordare e interpretare i sogni. La cosa migliore è tenere un taccuino accanto al letto, visto che dopo essersi alzati il ricordo dei sogni tende a sfumare e sparire del tutto. La prima Notte Santa, tra il 24 e il 25 dicembre, annuncia cosa accadrà a gennaio dell’anno in arrivo, la seconda tra il 25 e il 26 cosa succederà a febbraio, e così via. Interpretare i sogni è emozionante e con un po’ di esercizio si riesce a comprendere cosa vuole dirci il nostro Io Superiore. Una risorsa preziosa, perché l’Io Superiore non sbaglia.
I "biglietti dei desideri"
Le Notti Sante sono il periodo ideale per esprimere i desideri più profondi e perché si avverino. La porta verso il cielo è aperta, la strada è più diretta. Questo è il rituale:
Prendi dei foglietti e su ognuno scrivi un personale desiderio, badando a formularlo in modo positivo, per esempio : "io voglio che.." scrivi un biglietto per ogni Notte Santa, quindi 12 desideri e 12 biglietti: fanne una pallina e infilali in un barattolo di vetro. Su un ulteriore biglietto scrivi il tredicesimo desiderio e mettilo nel barattolo insieme agli altri. Poi mescola per bene il tutto.
A partire dal 24 dicembre estrai un biglietto al giorno, come una specie di calendario dell’Avvento. Ma non guardare cosa c’è scritto: affida il biglietto a uno dei quattro elementi: buttalo in acqua, brucialo o sotterralo.
Dopo l’ultima Notte Santa avanzerà un biglietto. Cosa ne fai? Lo apri e lo leggi. Perché questo è il desiderio per il quale noi stessi ci dobbiamo dare da fare – degli altri se ne occuperà l’universo.