Essenze, erbe e fiori dei 36 Decani astrologici dell'Antico Egitto
Tratto da "Essenze Divine, i segreti dell'Aromaterapia, di Francesca Zucchelli
Aromaterapia energetica nella Teoria dei 36 Decani
La conoscenza di queste figure astronomiche fu introdotta dagli antichi Egizi per conteggiare le ore della notte ed è attestata già nel Libro di Nut (X dinastia). I Decani sono 36 stelle del cielo a cui era associata un’ora della notte che si alternavano a seconda del periodo dell’anno; in astrologia, sono una sorta di orologio stellare e rappresentano una suddivisione della sfera celeste in 36 spicchi indipendenti dalle costellazioni. Dato che ogni nuovo Decano sorgeva all’orizzonte ogni 40 minuti, essi permettevano di misurare le ore della notte, inoltre servivano a misurare il tempo siderale.
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L’anno egiziano iniziava con la levata eliaca di Sirio (Sopedet). Dalle ore della notte, ai cicli cosmici delle ere, tutti era calcolato grazie alla regolarità dello scorrere dei Decani e questo sistema garantiva grande regolarità alla misurazione del tempo.
Non si ha certezza su quali fossero precisamente le stelle appartenenti ai Decani. Si sa solo di Sirio, la regina dei Decani, che era la prima stella e di Canopo la seconda stella più brillante nel cielo. Gli egiziani li definivano come “i reggitori del mondo” (kosmokratores) ed erano considerati i “dispositori” degli dei, avendo il potere di determinare gli eventi.
La presenza dei Decani si ritrova nella corrente ellenistica dell’ermetismo, che li descrive come una forza viva e operante. Le prime informazioni che ci sono giunte sui Decani sono tratte dal Libro sacro di Ermete Trismegisto ad Asclepio, facente parte del Corpus Hermeticum, che deriva probabilmente dal Caldenario tebaico di Teucro il Babilonese (I sec. d.C.). Suggerisce Ermete Trismegisto: “per renderti propizio un qualsiasi Decano devi incidere il tuo nome sulla gemma adatta, ponendo tra la pietra e il castone la pianta magica. Poi ti confezioni un anello a piacere e lo porti. Bisogna astenersi dal nutrirsi di determinati cibi.”
Sintetizzando, si descriveva un sistema di appartenenze nel quale ai Decani corrispondono precisi organi o parti del corpo. L’applicazione era però di tipo magico/talismanico e prevedeva che le erbe indicate venissero indossate insieme alle pietre con il numero del Decano inciso, inoltre venivano persino indicati gli alimenti non tollerati. Si trattava quindi di uso esterno: i cristalli, le essenze e la droga essiccata per le fumigazioni si dovevano in portare in sacchetti. L’insieme dei talismani aveva come scopo quello di favorire l’allineamento all’energia della propria segnatura di nascita, armonizzandone gli aspetti, favorendo, ad esempio, la compensazione dei lati oscuri e carenti del carattere e il risveglio delle virtù positive di quel “raggio” decanale.